Dividendi e collar: la strategia del fondo BNP Equity Europe Income Defensive

by Silvio Bencini

Il fondo comune d’investimento THEAM QUAT – EQUITY EUROPE INCOME DEFENSIVE, promosso da THEAM, società del gruppo BNP Paribas Investment Partners, (Ticker Bloomberg TQEEIIA LX) è un interessante esempio di utilizzo di strategie sistematiche per ottenere risultati di gestione più efficienti.
Il fondo mette in pratica due idee d’investimento: lo “smart beta” e la creazione di protezione del portafoglio con una strategia “collar”.
Il fondo è gestito combinando tre diverse strategie di gestione.
1. Investimento in un portafoglio di azioni europee con un tasso di dividendo elevato;
2. Vendita di opzioni call out of the money a breve scadenza sul portafoglio azionario;
3. Acquisto di opzioni put at the money a lunga scadenza su metà del portafoglio azionario.
La scelta di azioni con un elevato tasso di dividendo è motivata dall’obiettivo di massimizzare il rendimento corrente del portafogli, considerando che attualmente il dividend yield dell’indice STOXX Europe 600 è pari al 3,27% (3,29% per l’Euro STOXX 50), contro un rendimento del Bund a 10 anni del 0,438% e delle obbligazioni corporate investment grade in euro del 0,87%. Inoltre l’alto dividendo è un fattore di rischio che nel tempo ha offerto un rendimento corretto per il rischio superiore al mercato, ed ha molti punti in comune con due altri fattori, “value” e il “quality”.
La vendita di call ha il duplice obiettivo di contribuire ulteriormente al rendimento corrente (a prezzo di rinunciare ai guadagni in caso di esercizio) e di finanziare l’acquisto delle opzioni put. E’ costruita in modo da ridurre la probabilità di esercizio e da massimizzare il premio per unità di tempo, perciò il prezzo di esercizio è superiore del 3% al prezzo a pronti e la durata è di soli 15 giorni lavorativi. Per ridurre il rischio di timing (cioè di vendere le opzioni nel giorno sbagliato) ogni giorno viene venduto un quindicesimo della posizione totale.
L’acquisto di put ha lo scopo di ridurre il rischio di perdite del portafoglio. Le opzioni comprate sono costose perché la durata è lunga (un anno, 250 giorni lavorativi) e il prezzo di esercizio è uguale al prezzo a pronti. Per ridurre il rischio di timing ogni giorno viene comprato un duecentocinquantesimo del totale da proteggere, che è pari alla metà del valore del portafoglio.
Da giugno 2013 a settembre 2017 il fondo Theam Quant Equity Europe Income Defensive ha avuto un rendimento 7,02% contro un rendimento dell’indice STOXX 600 Europe del 8,15 %, ma con una volatilità decisamente più bassa (7,71% vs 13,37%). L’indice di Sharpe del fondo è pari a 0,90 e quello dell’indice di borsa 0,61. Il confronto rimane favorevole anche confrontando il rendimento del fondo con quello dell’indice MSCI Europe High Dividend Yield, che descrive l’andamento di un paniere di azioni europee selezionate all’interno dell’indice generale per la dimensione e la qualità del dividendo: questo indice ha avuto un rendimento medio del 8,93% con una volatilità del 11,72%, e un indice di Sharpe pari a 0,76, perciò decisamente migliore del dell’indice STOXX 600 ma comunque inferiore a quello del fondo.
Da un’analisi di regressione dei rendimenti del fondo rispetto a questi indici emergono però due dati.
Il primo è una conferma che è più appropriato mettere a confronto il fondo con l’indice MSCI HDY anziché con lo STOXX 600. Il beta dei rendimenti mensili rispetto all’indice MSCI è pari a 0,52 (in linea con la politica di gestione che dichiara di coprire circa il 50% del patrimonio) , mentre quello verso lo STOXX 600 è minore, pari a 0,36.
Il secondo è che, mentre il valore del beta è elevato in tutti e due i casi, il maggior rendimento generato dal fondo dopo avere tenuto conto dell’esposizione al mercato (l’alfa) è elevato (4,1% se si considera lo STOXX 600, 2,33% se si considera il MSCI) ma non è statisticamente significativo.
Insomma, dopo oltre quattro anni di attività non siamo in grado di dire se i buoni risultati del fondo sono attribuibili alla sola strategia “high dividen yield” o anche alle vendite e acquisti di opzioni per realizzare il “collar”.

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